Dimenticare il dolore

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Dimentico in fretta il dolore, dicono sia una capacità del cervello per la sopravvivenza della specie.

Ma questa volta, non voglio scordare presto l’angoscia che ho provato nei giorni scorsi, specie se la sento ancora nel cuore.

Leggo le notizie. Il numero di morti, per questo nuevo virus, continua a crescere, e io ho avuto la fortuna di scampare a quella morte solitaria che si aggira per le nostre città, i nostri campi e la nostra quotidianità. Io ho soltanto patito una forma lieve di Coronavirus, che mi ha portata a delirare di febbre e piangere per diversi giorni.

E questo ancora mi provoca dolore.

Non voglio dimenticare che quel dolore ha acceso in me la compassione, quel sentimento che la razionalità spegne. Dalla mia stanza, isolata come gli altri, mi sono sentita parte di una comunità.

Non voglio dimenticare che quel dolore ha fatto sì che nei giorni di malattia, molte persone mi hanno chiesto come stavo. E in questo modo, hanno lavato qualche ferita del passato, che mi voleva in una condizione di solitudine e incomprensione.

Non voglio dimenticare che quel dolore mi ha fatto dialogare con i miei avi e con me stessa. Mi sono specchiata nelle incomprensioni intergenerazionali miste agli insegnamenti che mi hanno salvata dallo sprofondare nel delirio.

Per cui, questa volta non avrò fretta, non cercherò di essere la prima della classe nell’imparare la lezione, non calpesterò il mio cuore.

Quel dolore deve invece, accendere la nostra memoria per ricordare coloro che non ci sono più per colpa di questo maledetto virus e coloro che si battono in prima linea per far fronte alla nostra fragilità.

Quel dolore deve essere l’inizio di un sentimento d’amore verso noi stessi e verso gli altri.

2 pensieri riguardo “Dimenticare il dolore

  1. Respiro con te Sentiamo Sappiamoci parte di questa grande rete di umani su questo pianeta…non siamo soli solo isolati …siamo un solo corpo umano…

    1. Cara Adriana, grazie per questo tuo meraviglioso pensiero: non siamo soli, solo isolati.
      E aggiungo, che questo isolamento ci renda ancora più consapevoli di quella appartenenza al genere umano.
      Un forte abbraccio

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