Dicono che l’essere in compagnia abbia conseguenze postive per il benessere psicologico delle persone. Infatti, senza un contesto sociale di riferimento, non possiamo nè sopravvivere ne goderci appieno la vita.
Mi chiedo quindi, se al giorno d’oggi siamo davvero in contatto con le altre persone.
Attraverso le nuove tecnologie, più che attraverso i sensi (crisi Covid19 a parte), siamo connessi con gli altri tutto il giorno, a tutte le ore e in ogni attimo.
Prima invece, non avevamo bisogno di dispositivi per sentire di formar parte di quel gruppo che ci contrassegna e ci garantisce la sopravvivenza. C’erano altri veicoli per farlo: la lingua, la religione, i costumi, l’arte. Tutte manifestazioni dell’agire umano in cui la capacità d’astrazione e il rapporto con sè stessi costituiscono una parte essenziale.
C’era più sicurezza riguardo al senso di appartenenza.
I canali attraverso cui comunicavamo, erano “investimenti” a lungo termine. Oggi invece, sia gli strumenti che i contenuti, sono volatili. Un social network può durare uno, cinque, dieci anni, chissà. Il post che scriverai verrà annientato dalla crudele velocità del feed. La scarsezza di linguaggio, l’estensione e l’intensità, non faranno scaturire un dibattito ragionato, ma saranno solo degli imput per attirare l’attenzione. Perciò quanto più estremo il tuo discorso, meglio.
Una lettera la scrivevi, la correggevi e ne sceglievi anche la carta per abbellirla. Se invece eri tu a ricevere una missiva, la conservavi con cura, per rilleggerla, interpretarla, studiarne la calligrafia. Perdurava nel tempo, come i sentimenti che ti faceva scaturire. Una piccola opera d’arte, senz’altra pretesa che emanare un’emozione.
Non voglio volgere lo sguardo al passato per concludere che tutto era meglio, perchè non è costruttivo dato che oggi il mondo è un altro.
Ma voglio dare valore, senza attacarmi, a quegli oggetti del cuore che hanno un significato; che raccontano una storia, che fanno crescere e che profumano di umanità. Anche il feed di un social può svolgere un ruolo smile, ma credo debba essere corredato da nuovi strumenti che perdurino nel tempo.
Quanto ci migliorano la vita le nuove tecnologie che ci consentono di essere a distanza per lavorare o per sentire la nostra famiglia lontana! Ma ci sono reti più potenti di internet, che viaggiano anche queste a milioni di kilometri. E trasportano messaggi che non hanno fretta di arrivare, che non aspettano un riscontro, un feedback o un like, ma che maturano nei tempi giusti; secondo lo scorrere della vita, oggetti o pensieri carichi di amore.