Il niente

il_niente_natalia_alliegro

Oggi non ho niente da dire, ma proprio per questo sò che potrò riempire il vuoto intorno a me.

Gli esseri umani abbiamo un istinto naturale che ci porta a creare, in qualunque contesto ci troviamo. Non è invece vero il contrario: quando siamo bombardati da messaggi che ci incitano ad “acquisire”, perdiamo la bussola della nostra esistenza.

Durante la prima fase della pandemia del Coronavirus, ricordo che al telegiornale dicevano che non c’erano mascherine sufficienti per la popolazione. E che quindi, si doveva risolvere la questione in modo urgente facendole arrivare da fuori.

In seguito, in quei giorni, m’imbattei su Facebook, in un video di una ragazza cinese che mostrava come fare una mascherina a casa, semplicemente con un foulard e due elastici.

Ma davvero in Occidente non eravamo capaci di farci una mascherina per andare al supermercato?

Oggi, che il peggio della prima crisi della pandemia del Covid19 è passata, abbiamo invece le mascherine griffate che possiamo acquistare comodamente via internet e sfoggiarle fuori casa.

Se raccontassi questi fatti a mio nonno, emigrato dopo la Seconda Guerra Mondiale, parrucchiere e falegname, credo si porterebbe le mani ai capelli in segno di disappunto.

Per cui, la mia sfida, ora che possiamo viaggiare, tornare a fare shopping, pagare per avere qualunque sevizio, dato che siamo una “società complessa”; sarà invece quella di tornare alla semplicità.

Non mi annoio se non ho l’abbonamento su Netflix, non mi viene male se non vado a farmi un selfie in qualche località lontana. Mi basta un foglio e una penna, e una storia da scrivere, una canzone da cantare, una persona da ascoltare.

La semplicità è nelle grandi cose, che si creano dal niente, e quando il vuoto si fa avanti, ci dà di nuovo l’opportunita e la forza, per ripartire.

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: